
Villa Ghirlanda Silva è una delle 6 ville storiche che sorgono sul comune di Cinisello Balsamo. E' una villa nobiliare nata nel XVII secolo. Si tratta di una villa di delizia, una classica dimora suburbana che i nobili costruivano fuori dalla città come veri e propri luoghi di villeggiatura. Il complesso architettonico comprende anche un giardino all'inglese, oggi trasformato in parco.
Secondo alcune testimonianze l'edificio è stato fatto costruire intorno al 1660 da Donato I Silva (1607-1675). A sovrintendere all'edificazione fu chiamato Gian Domenico Richini, figlio del più noto Francesco Maria Richini.
Alla morte di Donato I Silva, subentrò il figlio Gerardo (1646-1714) nel proseguire l'opera di decorazione e arricchimento della quadreria già cominciata dal padre.
A Gerardo Antonio Silva succedette il figlio Donato II Silva (1690-1779), uomo di estrema cultura e letterato, fra i fondatori fra l'altro della Società Palatina; egli portò a compimento i lavori di costruzione della villa, ponendo particolare cura al giardino - all'italiana - e alle collezioni raccolte nella villa, ampliando la quadreria e fondandovi una biblioteca estremamente ricca e varia. Fece inoltre installare sul terrazzo della torretta il più grande cannocchiale che si fosse mai visto fino ad allora in Lombardia, costruito dal famoso ottico del tempo François de Baillou.
Alla sua morte - in assenza di figli - gli è succeduto il nipote Ercole Silva (1756-1840), figlio del fratello Ferdinando. Uomo anch'egli di spiccata cultura e letterato, ha promosso una consistente campagna di rinnovamento, sia per quanto riguarda il giardino, che per quanto riguarda gli ambienti stessi della villa.
Ercole Silva, già autore nel 1801 del trattato Dell'arte dei giardini all'inglese, avviò nel primo decennio dell'Ottocento una radicale trasformazione del giardino, prima realizzazione di giardina all'inglese condotta in Italia. Ercole Silva, non avendo eredi diretti, lasciò insieme alla villa le molteplici collezioni naturalistiche, archeologiche e d'arte che aveva avuto modo di arricchire durante tutta la sua vita al nipote Gerolamo Ghirlanda (1789-1851). Quest'ultimo, che aggiunse al cognome di famiglia anche quello di Silva, operò diverse modifiche al giardino e commissionò al pittore e decoratore Luigi Scrosati l'abbellimento stilistico della facciata orientale della villa, oltre che della torretta (1852).
Dopo l'estinzione della famiglia Ghirlanda, la villa venne rilevata dapprima da Giovanni Frova (1886) e in seguito (all'inizio del Novecento) dal conte Giuseppe Cattaneo di Proh, ospitando per un breve periodo di tempo, le scuole cittadine e alcuni uffici comunali nell'ala meridionale della villa.
A partire dal 1926 la proprietà passò a Emilio Cipelletti, possidente terriero locale, la cui famiglia conservò la proprietà per quasi mezzo secolo.
Solo nel 1974, dopo una lunga contrattazione, la villa venne acquistata dall'Amministrazione Comunale che ne fece un centro civico. La villa divenne pertanto sede della biblioteca cittadina fino al 2012, venendo trasferita poi nel settembre di quell'anno nell'ex scuola Cadorna, diventata nel frattempo il nuovo Centro Culturale IlPertini.
Attualmente al suo interno, sono ospitati mostre, cerimonie ed eventi culturali, vi sono ancora presenti diversi uffici comunali, mentre nell'ala meridionale si è installata ha sede il Museo di Fotografia Contemporanea, insediatovisi nel 2005.