
Valentino Colombo nacque il 5 marzo 1925 e risiedeva nella corte di via Passo Uarieu 4 (oggi via Mazzini 2). Lavorava come tornitore alle Pompe Gabbioneta di Sesto San Giovanni (Milano).
Dopo l’8 settembre 1943 raggiunse con altri concittadini i partigiani sul Monte San Martino per unirsi al Gruppo Militare Cinque Giornate Monte San Martino di Vallata Varese.
Il 15 novembre ebbe inizio una furiosa battaglia (ricordata come la Battaglia del San Martino) sarebbe durata 4 giorni dove molti partigiani morirono, anche se a tutt'oggi non risulta molto chiaro chi perì in combattimento e chi fucilati.
Ciò che è certo è che Valentino Colombo morì sul Monte San Martino Valcuvia il 15 novembre 1943. Il giorno successivo il segretario del Comune di Cuvio registrò la morte di otto persone, per sei delle quali non fu possibile stabilire l’identità. La salma n. 11 sarà identificata come Valentino Colombo dalla madre solo il 15 marzo 1944. Dopo la Liberazione verrà riconosciuto partigiano combattente con il Gruppo Militare Cinque Giornate Monte San Martino di Vallata Varese.
I primi cinisellesi che raggiunsero i partigiani in montagna erano tutti o quasi lavoratori della Breda che si unirono alla banda Carlo Marx di Spartaco Cavallini (operaio della Breda) al momento della sua costituzione: Eugenio Tagliabue (nome di battaglia Tom), Antonio Longo (nome di battaglia Mario), Stefano Ferrandi (nome di battaglia Pino, fratello di Enrico che fu un coraggioso partigiano della Divisione Valdossola), Bruno Giuliani e Mario Sala. Nella seconda metà di settembre anche un altro gruppetto di giovani operai scelse la strada dei monti: Valentino Colombo, Antonio Gambero, Franco Ghezzi, Mario Mandelli, Giuseppe Marafante e Giovanni Zuzzi.