
Il futuro dell’uomo (e oserei dire anche la sua sopravvivenza) è la colonizzazione di altri pianeti e lo sfruttamento minerario di altri corpi celesti, di questo ormai non ci sono più dubbi. Ma le sfide che ci si pongono sono enormi e il limite dettato dalla velocità dei nostri vettori e le distanze anche solo dei pianeti più vicini a noi nel nostro sistema solare sono temi con cui la scienza e l’attuale tecnologia devono fare i conti

L’attuale limite (anche se solo teorizzato) è quello della velocità massima possibile, descritto dalla legge della relatività di Einstein; secondo questa, infatti, gli effetti della relatività legati alla velocità di spostamento stabiliscono una specie di limite naturale di velocità, perché più acceleriamo e più l'universo "ci rema contro" rallentando sempre più il nostro ritmo interno, fino a che, raggiunta la velocità della luce, il tempo si arresta completamente. Ciò rende quella velocità la massima raggiungibile in assoluto.
Se questo “limite imposto” fosse l’unica strada praticabile, la nostra speranza e necessità di “migrare verso strani e nuovi mondi” subirebbe un’irrimediabile ridimensionamento e saremmo costretti a “rimanere confinati” all’interno del nostro sistema solare.

La scienza però, come sappiamo, non si da mai per vinta e negli ultimi cinquant’anni gli scienziati e i matematici hanno fatto importantissime scoperte nei campi della fisica fino a descrivere completamente tre delle quattro interazioni fondamentali della fisica (quella elettromagnetica, quella nucleare debole e quella nucleare forte), mentre la quarta, quella gravitazionale ha subito una battuta d’arresto. Il motivo è l’inconciliabilità tra la meccanica quantistica (i fenomeni tipici della scala atomica e subatomica) e la relatività generale di Einstein (quella che descrive l'universo su scala macroscopica) in quanto quest’ultima descrive uno scenario in cui “la geometria dell’elemento spazio-tempo è dinamico” mentre la meccanica quantistica che non lo è.
È questo il tema proposto della conferenza del Gruppo Astrofili CB del 26 gennaio 2018 che si tiene in via Beato Carino 4 a Cinisello Balsamo alle 21,30, durante il quale il Dr. Stefano Spagocci (membro del Gruppo) proverà a spiegarci i vari tentativi di costruzione di una teoria quantistica della gravità (tra cui la famosa teoria delle stringhe), solo parzialmente riuscita, ma che ha già portato ad interessanti risultati.
Nella foto sopra, i diversi ordini di grandezza della materia: 1. Materia (macroscopico) 2. Struttura molecolare (atomi) 3. Atomi (neutroni, protoni, elettroni) 4. Elettroni 5. Quark 6. Stringhe