
Nelle ultime settimane i media e i social hanno discusso ampiamente su una delibera dell'autority che dispone di addebitare eventuali costi di clienti morosi su tutte le utenze "in regola con i pagamenti" per ripianare i debiti delle società di energia elettrica e gas. Questo a causa di diverse sentenze di giudici amministrativi che hanno sancito il fatto che l'insoluto degli oneri elettrici vada pagato dai consumatori e che l'insoluto verrà recuperato tramite le bollette elettriche.
Fino ad ora è stata fatta poca chiarezza in merito, ma è opportuno informare tutti (soprattutto chi si prodiga nel “turismo elettrico” cambiando spesso fornitore), che esiste da anni il "corrispettivo CMOR" a tutela del gestore che non ha visto pagate tutte le bollette. Ma andiamo a capire meglio cosa avviene:
Il Corrispettivo Cmor 2018 per morosità per le utenze di energia elettrica è l’indennizzo che il vecchio gestore di energia elettrica può richiedere attraverso il nuovo fornitore dell’utenza, nel caso in cui il cliente avesse una morosità pregressa nei confronti del suo vecchio gestore. In altre parole, significa che se, per esempio, un cliente passa ad un nuovo gestore ma con pendenze di morosità verso il primo, quest'ultimo può chiedere di addebitare nella nuova bolletta il corrispettivo Cmor, ai sensi della delibera AEEG prima abolita e poi reintrodotta dal Consiglio di Stato.
Vediamo quindi come funziona il corrispettivo morosità 2018, quanto è l’importo da pagare addebitato in bolletta e dove è indicato in fattura, come avviene il recupero del credito e cosa succede se si decide di non pagare l’indennizzo al vecchio venditore.
Oggi, ogni consumatore finale può scegliere liberamente e autonomamente quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica (e gas) a seconda delle esigenze della propria abitazione e dei consumi della famiglia. Coloro che esercitano questo diritto, cioè la possibilità di passare da un gestore ad un altro, rientrano nel cosiddetto “mercato libero”, dove è il cliente finale a decidere quale venditore o tipo di contratto scegliere e quando eventualmente cambiarlo.
Ma cosa succede se il cliente che richiede il passaggio ad un altro fornitore non ha pagato delle bollette? Succede che il nuovo gestore applica sulla prima bolletta utile del cliente il famoso Cmor, ovvero il corrispettivo morosità.
Il vecchio fornitore può richiedere l'indennizzo, tramite addebito del corrispettivo CMOR in bolletta, entro una scadenza bene precisa, tra i 6 mesi e 12 mesi dalla data del passaggio.
Affinché il Cmor possa essere richiesto dal vecchio fornitore, occorre che vi siano le seguenti condizioni:
che il cliente finale moroso sia alimentato in bassa tensione;
che abbia ricevuto la comunicazione della morosità, in bolletta, nella quale sia specificata l'applicazione dell'indennizzo;
che non abbia già saldato il pagamento dovuto;
che il debito non riguardi corrispettivi per ricostruzione dei consumi in caso di malfunzionamento del contatore;
che il valore dell'indennizzo sia pari o superiore a 10 €.
Ai fini del calcolo CMOR, possono essere considerate le fatture non saldate che abbiano contabilizzato consumi di energia elettrica relativi agli ultimi 3 mesi di erogazione della fornitura.
Tale corrispettivo è calcolato quindi dal precedente fornitore ed il suo valore è commisurato, per ciascun credito, alla stima di spesa di 2 mesi di erogazione del servizio del cliente finale moroso. A tal proposito si può stimare che il recupero dovrebbe aggirarsi intorno al 60-80% dell’importo insoluto, ma il risultato dipende dal coefficiente e dal sistema di calcolo utilizzato.
L'indennizzo in fattura si trova nella sezione "Altre voci comprese nella bolletta elettrica" per cui, tra le voci che riguardano le perdite di rete e gli oneri generali, il cliente vedrà la seguente dicitura: "In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il “Corrispettivo CMOR”, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o più bollette".
Va ricordato però, che se la morosità si protrae per più di 3 mesi, il debito non può più essere richiesto per mezzo del sistema indennitario C-MOR, ma dovrà essere recuperato dalla vecchia società di vendita, attraverso le consuete procedure di recupero crediti.
La contestazione dell'indennizzo morosità bollette
Sono moltissimi i clienti che in questi anni hanno trovato addebitato ilcorrispettivo CMOR in bolletta: occorre fare una netta distinzione tra "i furbetti del turismo energetico" e quelli che invece si trovano ad affrontare situazioni problematiche a causa di contratti luce e gas falsi, bollette pazze con conguagli esagerati, distacchi per morosità non dovuti ecc.
Alcune volte, poi, è capitato che il Cmor sia stato addebitato in bolletta anche quando il cliente era in regola con i pagamenti o che venga richiesto in misura eccessiva rispetto ai parametri contrattuali concordati.
Cosa fare in queste situazioni?
Per avere informazioni sul corrispettivo CMOR, è possibile rivolgersi allo Sportello per il Consumatore al numero verde 800.166.654 per chi chiama da telefono fisso, oppure, al numero 199.419.654 per chi chiama da cellulare. I numeri sono attivi nei giorni feriali lun-ven dalle 8 alle 18. Ricordiamo che la richiesta di informazioni non vale come contestazione CMOR e per cui non bloccano il pagamento, che comunque deve essere effettuato entro la scadenza indicata dal nuovo gestore, pena la sospensione della fornitura per morosità.
Per la contestazione, il cliente può prima inviare un reclamo scritto al proprio attuale gestore contestando l'addebito del CMOR ed aspettare la risposta entro 40 giorni. Se il gestore non risponde entro questa scadenza o se risponde in modo non soddisfacente, il cliente può rivolgersi all'AEEG ed inviare un reclamo corrispettivo CMOR AEEG online, previa registrazione al portale dello Sportello del Consumatore o tramite raccomandata. Attenzione comunque: anche in questo caso la presentazione del reclamo all'AEEG non comporta l'automatico annullamento del corrispettivo Cmor; lo Sportello infatti si limita a valutare se la contestazione è fondata ed eventualmente ad attivare controlli sul gestore di cui si contesta l'indennizzo.
Questo articolo è stato redatto con la consulenza degli esperti di AIM Energy ag. di Cinisello Balsamo, Via Libertà 81 (Area Nord Milano).