Domenica 15 settembre, nella Sala Conferenze di Villa Casati Stampa di Soncino a Cinisello Balsamo, si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso multidisciplinare InBreve 2024. Quest'anno il concorso si è aperto anche all'immagine, diventando uno dei pochi concorsi nazionali che si approcciano al tema proposto con una visione "olistica" dell'arte, riconoscendo che spesso gli artisti non hanno – e non devono avere – confini ed esprimono la propria sensibilità in molte discipline.
La splendida cornice delle sale della villa gentilizia ha ospitato anche la rassegna fotografica scaturita dal concorso, mettendo in mostra (è proprio il caso di dirlo) una trentina di scatti davvero espressivi.
Come è ormai consuetudine, i finalisti del concorso dal titolo "L'Albero" trovano lo spazio che meritano in un volume che si preannuncia già come una delle migliori raccolte su questo formidabile e unico compagno di viaggio che ci dona ogni giorno, e in tutto il mondo, il suo prezioso contributo. L'Antologia dei lavori è acquistabile presso Libri E Giochi di Cinisello Balsamo, in via Frova 3.
I lavori premiati alla cerimonia di premiazione InBreve
Dopo l'editoriale di apertura a cura di Stefania Gaia Paltrinieri, Presidente di Associazione LeGhirlande, la cerimonia ha preso il via, coordinata dai rappresentanti della Giuria che ha decretato i migliori lavori: Patrizia Varnier, Maria Cristina Cantafora e Paola Venezia, tutte poetesse.
Ecco i vincitori:
– Premio Miglior Racconto: Flavia Rampichini per “Sotto il ciliegio” Motivazione: Una scrittura scorrevole e intrigante che rivela i traumi familiari d’infanzia della voce narrante e il suo rapporto intimo e amorevole con il ciliegio del suo giardino, vero protagonista del racconto. È lui, l’albero, che le invia messaggi, per difenderla da sotterranei pericoli non immediatamente percepibili, e che l’aiuteranno in un progredire di autostima e piena realizzazione di sé. Il racconto ci porta anche a considerare il rapporto fra l’Uomo e la Natura, che ci parla, se sappiamo ascoltarla. È un dialogo possibile solo se siamo capaci di amarla.
– Premio Miglior Poesia
Maria Simona Borella per “Nonna ciliegio”
Motivazione: La fine di un corso, anche nella sua tragicità, preannuncia la rinascita e celebra la vita, anche quando non riusciamo più a crederci: è questo il sapore che ci rimane in bocca, questo il profumo persistente che respiriamo di fronte ad un albero. Un messaggio di attesa e di speranza, un mutamento a cui l’uomo assiste da tempo immemore e che dovrebbe insegnare.
– Menzione speciale per la Poesia
Antje Stehn per “Il melo di Korbian”
Motivazione: Un linguaggio carsico, ispirato alle erosive immagini che ci provengono dall’orrore dei campi di concentramento. Nominati con le loro sigle identificative, come figurine di un triste album. L’albero rompe questo schema con la sua forza vitale inarrestabile,
documento vivo degli errori passati, monito perché non siano più ripetuti. È lui, l’albero, il protagonista indiscusso del poema, nel ruolo di testimone delle follie umane, nulle nella rivalsa della Vita sulla Morte.
– Premio Miglior Fotografia
Elisa Villa per “Il respiro della terra”
Motivazione: Per la sensazione di immersione totale che l’immagine sa esprimere, che induce
l’osservatore a immaginare di respirare all’unisono con la natura. Che non è poi un concetto astratto: gli alberi sono davvero il respiro della terra, in un eterno scambio tra ossigeno e anidride carbonica, tra dentro e fuori, tra giorno e notte. Senza di loro non ci sarebbe vita su questo pianeta.
– Menzione speciale per la Fotografia
Claudio Manenti per “Ai limiti della città”
Motivazione: Per il pugno nello stomaco che questo scatto ci restituisce, per la perfetta tecnica fotografica e rappresentativa, per il segno grafico e la geometria dell’immagine che disegna un contenuto che fa male e allo stesso tempo ci parla di resilienza e presenza.
– Premio Miglior Corto
Sofia Terreni per “L’albero del gatto e del lupo”
Motivazione: Per l’impegno profuso, la forza narrativa e il profondo messaggio, in un condensato di moderna animazione. Per aver compreso e aver saputo tradurre il tema
dell’inclusione e della solidarietà, della difesa dei più deboli e della certezza che nessuno deve sentirsi escluso perché diverso. E soprattutto perché ai piedi di un albero siamo tutti chiamati a guardare verso l’alto, e superare i nostri limiti e mirare alle stelle.
Il Ghirlanda's Choice
La "scelta della Ghirlanda" è un premio che i soci dell'associazione assegnano in autonomia. Tra i lavori iscritti al concorso InBreve si è fatto notare un breve testo scritto da un dodicenne che con quel brano denunciava tutta la sua sofferenza verso chi lo ha bullizzato.
Il bullismo è stato il tema affrontato l'anno scorso dall'Associazione chiamando a raccolta esperti ed educatori.
Per questo e per la sensibilità che i membri di LeGhirlande hanno sempre avuto per questo "atto di violenza", si è voluto premiare il coraggio di un ragazzino che lo ha pubblicamente denunciato.
– Premio speciale Ghirlanda’s Choice
Angelo Gabriele Assorgia per “Il bambino e il bullismo”
Motivazione: Per il coraggio di esprimere così chiaramente il proprio disagio all’interno di una scuola che spesso si dimentica che prima di formare occorre educare. Non possono e devono esistere giustificazioni per chi si accanisce su qualcun altro: educare al rispetto sempre e comunque è l’unica strada per creare una società migliore.
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