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E se... l'ansia!

Sono in autostrada. Sto percorrendo la Milano-Roma e sono partita da mezz’ora e la mia auto va via liscia come l’olio. Guardo il quadro davanti a me e lo vedo normale. Velocità 110 km/orari e circa 2000 giri al minuto. Tutto a posto. Guardo gli altri indicatori: olio, a posto; benzina, quasi il pieno. Tutto bene.

Devo percorrere ancora circa 500 chilometri. Tutto bene. Forse ce la faccio a giungere a destinazione senza fare rifornimento, ma forse no. Vedremo.


Mentre sto continuando a percorrere la A1, vedo un cartello che mi mette in ansia. È verde e mi dice che tra un chilometro sulla mia destra apparirà l’uscita di Parma.


Oddio, e adesso? Cosa succederà? Guardo il quadro degli strumenti e inizio seriamente a preoccuparmi. L’indicatore della benzina mi avvisa che il serbatoio è arrivato a tre quarti. Mamma mia; e adesso che faccio? E se succedesse qualcosa? Se mi dovessi fermare per una coda improvvisa e non potessi più fare benzina? Nel giro di 23 ore e 55 minuti in cui il motore rimane acceso in standby potrei esaurire la benzina e allora non mi potrei più muovere di qui. Oppure, potrei trovare un autostoppista e io per pietà mi fermo ma lui mi rapina e mi sottrae la mia bellissima auto. Oddio, e se non trovassi più un benzinaio? Ma dai, mi rispondo, su questa autostrada c’è un autogrill ogni 50/60 chilometri! Si, ma metti che gli alieni rapiscano tutti i benzinai d’Italia, allora io che farei? Mi finirebbe la benzina e allora mi fermerei in mezzo la strada. Quindi, ricapitoliamo: adesso passa il cartello di Parma, ho il serbatoio a tre quarti e ho l’ansia. L’ansia di non poter fare rifornimento, l’ansia che qualcosa possa andare storto.


Ecco ora ho mal di stomaco. Chiaro, quando ho l’ansia la gastrite si fa sentire. E se mi venisse un attacco di diarrea? Oddio, la diarrea no! Se non riuscissi a trovare un autogrilli e tutti gli addetti fossero rapiti dagli alieni, non potrei andare in bagno. Me la farei addosso.


Ho percorso un altro chilometro. Altri 0,34 litri di benzina se ne sono andati. E adesso l’ansia cresce. Il mal di stomaco cresce insieme all’ansia. E sicuramente la diarrea arriverà. E poi gli autogrill spariranno. E anche gli addetti. E i bagni saranno luoghi inaccessibili. E non arriverò mai a Roma.


Occhei, ma a che cavolo sto pensando? È semplicemente un parallelo con la notizia di ieri al TG5. La situazione degli ospedali è molto grave. E sono già in sofferenza. Al telegiornale ci viene detto che la situazione è grave perché gli ospedali hanno occupato il 38% dei letti. Eh, cavolo! Se succedesse qualcosa e aumentassero le infezioni? Oppure i sanitari, il governo, il CTS sanno cose che non dicono? Perché non le dicono? Oddio, perché non lo dicono? Sarà così grave che gli altri letti si riempiranno improvvisamente nel giro di pochi giorni? Il Covid mieterà ancora più vittime? E se lo sapete, perché non fate qualcosa? Oddio, mi sta salendo l’ansia. Se mi viene un “schciopone” e vado al pronto soccorso non mi curerebbero? Ecco morirei perché su 10 letti ce ne sono occupati 4!... Uhm… E gli altri sei? Perché non li usate per me? Sono qui sulla barella che sto morendo, ma quei sei vuoti sono lì perché potrebbe succedere qualcosa di grave!


Capisco. La mia morte non è considerata una cosa grave. Vabbé, è chiaro che non conto un cazzo!

Soprattutto per questo Stato. Che è talmente in ansia che possa succedere qualcosa, che si dimentica che qualcosa sta già succedendo nell’indifferenza di tutti. Io sto morendo di terrore e forse veramente mi verrà un infarto.

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