Il Museo della Certosa di Pavia e il Museo di Fotografia Contemporanea propongono un omaggio a Leonardo da Vinci nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla sua morte: cinque ritratti fotografici realizzati dall’artista ceca Jitka Hanzlová nel 2007 e appartenenti alle collezioni del MuFoCo di Cinisello Balsamo sono esposti nelle sale del Museo della Certosa dal 12 ottobre al 15 dicembre 2019, a suggerire un dialogo ideale tra la fotografia contemporanea e la ritrattistica rinascimentale.
Per approfondire queste connessioni, il pubblico di ogni età è invitato a prendere parte a percorsi tematici interattivi, dal titolo Guardami!, previsti per domenica 24 novembre alle ore 10, 15 e 16 (gratuiti su prenotazione: servizioeducativo@mufoco.org - 02.66056631). Grazie all’osservazione diretta delle opere esposte e a rimandi visivi tramite iPad, i partecipanti sono guidati alla scoperta dell’atmosfera magica e senza tempo, che avvolge i ritratti di Jitka Hanzlová realizzati a Palazzo Melzi d’Eril a Vaprio d’Adda e alle chiuse di Cornate d’Adda, dove un tempo visse e lavorò Leonardo.
Grazie alla fotografia oggi è possibile immortalare volti e figure umane in pochi secondi, ma prima della sua invenzione, nel 1839, il ritratto era riservato solo a personalità importanti. È stato proprio Leonardo, tra i grandi sperimentatori del ritratto inteso in senso moderno, a donare ai suoi personaggi una rappresentazione più naturale e spontanea, oltre a una nuova complessità introspettiva attraverso lo sguardo, i gesti e il movimento appena accennato, tratti capaci di rivelare “i moti dell’animo”.
Così, le fotografie di Jitka Hanzlová, intimamente legate alle atmosfere del ritratto rinascimentale, si caratterizzano per il raffinato taglio compositivo, l’uso calibrato della luce naturale e l’atmosfera magica e sfumata, senza tempo, che li avvolge. Gli sguardi, in particolare, che siano diretti allo spettatore o rivolti verso un orizzonte lontano, conferiscono ai volti un’aria poetica e misteriosa.
I personaggi della Hanzlová richiamano immediatamente ai più celebri ritratti come la Gioconda, la Dama con l’ermellino e la Belle Ferronière, ma non c’è traccia del banale esercizio accademico di emulazione e di stile, quanto, piuttosto, di una ricerca artistica sull’individuo e l’identità, tutta giocata intorno ai linguaggi dell’arte contemporanea.
Jitka Hanzlová, nata nel 1958 a Nachod (Repubblica Ceca), si trasferisce nel 1985 ad Essen, in Germania, dove scopre nella fotografia una forma di espressione semplice e diretta. Tra due vite, due culture, due lingue, due paesaggi, Jitka Hanzlová si affida al linguaggio universale della fotografia per affrontare un’affascinante indagine sulla figura umana e sul paesaggio. Le sue immagini si muovono alla costante ricerca del rapporto che l’individuo ha con l’ambiente dove vive. Nel 2007 partecipa al progetto Storie immaginate in luoghi reali commissionato dal Museo di Fotografia Contemporanea in collaborazione con Fondazione Cariplo e Navigli Lombardi. A novembre 2019 espone la mostra Silences presso la Galleria Nazionale di Praga. In Italia, la galleria di riferimento dell'artista è la Galleria Raffaella Cortese, Milano.
Comentários