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Michele Borgogni parla di Schegge di Maddalena Marcarini

«Sostenere chi se lo merita, fare rete, è fondamentale». Chi lo scrive non sono io. Anche se è una cosa che sento profondamente mia. A dirlo, dopo aver letto "Schegge" di Maddalena Marcarini, è Michele Borgogni, scribacchino (lo dice sempre lui), blogger "di spessore", autorevole voce della rete con il suo Spaghetti Weird.



Se non fosse sufficiente continuare a ribadirlo, questo è un esempio di come la rete, le persone di "buona volontà" e la somma delle parti possano spingere un titolo verso il mondo dei lettori.


L'offerta si sà è enorme, la rete distributiva delle librerie in mano a pochi, il numero dei premi letterari è elevato e continua a crescere. Una Ghirlanda di Libri e il movimento di Associazione LeGhirlande (tra difficoltà indicibili e scarsità di risorse) si sono assunti l'onere e l'onore di tenere a battesimo giovani speranze della letteratura (e Maddalena è sicuramente qualcuno che ritroveremo ancora quando saremo vecchi e con una punta di Alzheimer) e provare a contribuire alla diffusione sul nostro territorio di quel pensiero (mai sopito) di autori vecchi e nuovi, di storie che solleticano la curiosità di «sapere come va a finire», di parole unite e sapientemente amalgamate per noi che di questa musica abbiamo così bisogno.


Ovviamente, mi sono lasciata andare. Vabbè, mi perdonerete... forse.

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