È uscito da poco l'ultima fatica di Stefano Spagocci dal titolo "Archeoastronomia. L’Europa dai primordi al Rinascimento", edito da Press & Archeos: l'autore da sempre nutre un forte interesse per l’archeologia e la storia antica, con una particolare attenzione ai popoli “barbarici” e nell’ultimo ventennio tale interesse si è congiunto con quello per l’antropologia, dando origine ad una lunga serie di ricerche sull’archeologia cisalpina.
Stefano Spagocci ha partecipato l'anno scorso a Una Ghirlanda di Libri.

In questo volume, vengono passate in rassegna le conoscenze astronomiche degli antichi europei, dal Paleolitico al Rinascimento, secondo l’ottica propria dell’archeoastronomia, cercando cioè di capire come le varie culture abbiano compreso i fenomeni celesti, come se ne siano serviti, quale ruolo l’astronomia abbia giocato in tali culture. L’autore si è intenzionalmente posto in un'ottica estremamente sintetica e divulgativa, onde non scoraggiare il lettore non specialista che potrà poi approfondire le tematiche che eventualmente più lo interesseranno.
Il testo privilegia un’ottica europea, alla ricerca di ciò che da europei ci unisce più che di ciò che ci divide; per quanto riguarda l'area geografica italiana, comunque, si segnala la trattazione delle conoscenze astronomiche nel megalitismo mediterraneo e alpino, in Gallia Cisalpina, in Etruria, in Magna Grecia e tra i Longobardi.
Sono trattate anche le conoscenze astronomiche di Dante Alighieri, nel contesto del Medioevo occidentale e in un'ottica finora mai considerata in un testo di lingua italiana, e di Leonardo da Vinci, nel contesto del Rinascimento europeo. L'ampia bibliografia fornita, come invito all’approfondimento da parte del lettore, crediamo possa essere utile allo stesso esperto, poiché include tanto opere divulgative quanto lavori professionali.
S. Spagocci, Archeoastronomia. L’Europa dai Primordi al Rinascimento, Press & Archeos, Firenze, 2020, 16 Euro.
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