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Circolo A.M.I.S. di Cinisello propone lo spettacolo “Una gabbianella solidale"



Circolo A.M.I.S. “Emilio Lussu”

Domenica 3 febbraio 2019 alle 17,30, il Circolo A.M.I.S. “Emilio Lussu” di Cinisello Balsamo invita tutti allo spettacolo solidale “Una gabbianella Solidale - Vola solo chi osa farlo", che si terrà presso la sua sede (via Cornaggia 37) e il cui ricavato verrà devoluto al Centro malattie rare della fondazione Policlinico-Cà Granda che si occupa, fra l'altro, delle anemie congenite quali la talassemia, purtroppo assai diffusa in Sardegna.

Lo spettacolo può essere definito “concerto di parole” ed è liberamente tratto da “Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda. Il progetto artistico è di Lucia Invernizzi, che ne è anche l’interprete, affiancata da Marco Confalonieri (pianoforte), Roberto Gelli (contrabbasso), Riccardo Invernizzi (batteria).

I gabbiani sorvolano la foce dell’Elba, nel mare del Nord. “Banco di Aringhe a sinistra” stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa insieme ad altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via e il mare è una distesa di petrolio. A stento Kengah spicca il volo e raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C’è un gatto su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l’uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto tre solenni promesse: che non avrebbe mangiato l’uovo, che se ne sarebbe preso cura fino alla nascita del piccolo e che poi gli avrebbe insegnato a volare. Se per le prime due promesse sarà sufficiente l’amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l’aiuto di tutti.

Leggendo questo racconto, che ha la grazia di una fiaba, si riscoprono valori come l’amore per la natura, la solidarietà tra i vivi e la generosità disinteressata. Gli animali diventano archetipi umani e l'uomo, rappresentato inizialmente come elemento distruttore e inquinatore del mondo, assume infine il ruolo di salvatore. Lo spettacolo, attraverso la lettura e la voce degli strumenti, vuole dare spazio all’immaginazione degli spettatori. I suoni nascono da azioni che vibrano nell’aria rendendo l’ambiente intorno tridimensionale e l’attrice ricrea sensorialmente i luoghi dove si svolge la storia, oltre che i personaggi nelle loro differenti caratterizzazioni, in un ritorno alla forma antica dei cantastorie.

Dopo lo spettacolo, breve aggiornamento scientifico sulla enzimopenia G6PD (favismo) a cura di un ricercatore della Fondazione Policlinico-Cà Granda

Sottoscrizione 25 €. Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni.

E’ richiesta la prenotazione: cultura@circoloamis.it - 0266048257 (da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 17.30)

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